La teoria dell'intruso

Introduzione alla formazione delle perle 

La definizione più breve che si può dare della perla è la seguente: "La perla è una concrezione composta di carbonato di calcio di materia organica e acqua, formata da mollusco con guscio." La perla può aderire a questo guscio (in tal caso è detta perla Mabe o "Blister" in inglese), oppure essere libera nelle carni dell'animale. In linea di principio, qualsiasi mollusco con può formare perle. Questa è certamente la prima sorpresa per la maggior parte dei lettori: la perla non è limitata alle ostriche perlifere. In realtà, il novanta per cento delle perle coltivate proviene da cozze d'acqua dolce!

Prime teorie e miti sulla formazione delle perle 


Mito indiano sulla formazione delle perleÈ chiaro che la perla ha suscitato molte teorie che cercano di spiegarne la sua formazione. Le più poetiche risalgono a tempi particolarmente remoti. In India è noto il mito delle gocce di rugiada che, cadute accidentalmente nelle ostriche venute a respirare in superficie, generarono delle perle. Le lacrime degli dei sostituiscono la rugiada nelle civiltà greca e in quella romana. Gli antichi greci vedevano nella perla il risultato dell'impatto di un fulmine su una conchiglia. Ma la sommità della mitologia legata alla perla è stata raggiunta quando, dal Golfo Persico si propagò l'idea che la perla si formasse intorno a un granello di sabbia. Questa idea rimarrà profondamente radicata nella mente degli uomini. Questo è il mito più comune, senza che un granello di sabbia fosse stato osservato nel cuore di una perla libera.

 

La scienza e la formazione delle perle

La teoria dell'intruso

Ancor meglio, nelle relazioni che coprono diversi milioni di radiografie raggi X, lo scienziato specializzato in perle del Gemological Institute of America (GIA), Kenneth Scarratt, ha rivelato la presenza di un corpo estraneo identificabile al centro di una perla naturale solamente una ventina volte. Ecco quindi la teoria di intrusi, il che significa che la perla si forma in risposta alla presenza di un corpo irritante: il mollusco isolerebbe il corpo estraneo rilasciando una sostanza. L’espressione più falsa, quella del corpo “irritante”. L’animale reagirebbe contro una sorta di prurito. Niente di tutto ciò fu mai stato osservato nelle perle sezionate o fotografate per mezzo dei raggi X. I rari intrusi identificabili sono minuscoli gasteropodi e in rari casi altrettanto minuscole capesante. Queste testimonianze fotografate nel laboratorio di Kenneth Scarratt hanno dato vita a stereotipi straordinari. Tuttavia questi corpi intrusi rimangono sempre delle eccezioni.

La teoria del granello di sabbia, risulta ottima ma solo in teoria. Se, come abbiamo visto, gli intrusi esistono, non sono tuttavia strettamente necessari alla formazione della perla, e non corrispondono a ciò che si può globalmente immaginare. Nel momento in cui sono rilevati, possono drasticamente variare a seconda dell’aderenza sul guscio o di una perla libera che si forma tra le carni dell’animale. 

Sono stati in molti a contribuire a chiarire la questione dell'origine delle perle. Storicamente, l’architetto chiave di questa comprensione fu il professore tedesco Friedrich Alverdes che nel 1912/1913 dimostrò che l'intruso non era necessario per produrre una perla. L'opera di Friedrich Alverdes fu stata riscoperta da Elisabeth Strack, una nota gemmologa di Amburgo. Essi sono inclusi nel suo libro Perle Riïhle-Diebener-Verlag, Stuttgart 2006, un’enciclopedia indispensabile sulle perle. Discute e completa l’ipotesi di Alverdes assumendo aggiungendo le proprie osservazioni.

L'infortunio epiteliale e la formazione delle perle

Nel corso del 2000, il professor Henry Hanni, del SSEF, Instituto svizzero della gemmologia Basilea ha dimostrato che dall’osservazione e la sperimentazione che l'intruso non è in realtà l'unica causa, ma che anche un infortunio al tessuto epiteliale può innescare la formazione di una perla. Le sue pubblicazioni e conferenze dal 2002 hanno effettivamente portato a riconsiderare l'intera storia degli intrusi, anche se rimane una delle principali cause della formazione di una perla. La sintesi di queste teorie è presentata qui di seguito e unita a osservazioni condotte sulla collezione di gemme del Qatar. Infine, è proposta una teoria della formazione di perle che sembra finalmente spiegare la parte essenziale delle osservazioni.


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