Perle Porcellana

Conchiglie Porcellana

Perle PorcellanaSi conoscono più di duecento specie di porcellane, conchiglie tra le più ambite da appassionati e professionisti del settore. La loro bellezza è il risultato di una combinazione di motivi, colori e brillantezza, tutti straordinari. L'apertura, che ha la forma di una stretta fessura seghettata, è la caratteristica principale di questa famiglia di molluschi gasteropodi comunemente nota con il nome ci Cyprea Porcellana.

Perle Porcellana

I miti delle perle porcellana

Le perle porcellana sono quasi mito, malgrado queste esistano. L'American Museum of Natural History di New York è stato il primo a presentare una perla viola generata dal mollusco Porcellana Cervo (Cypraea Cervus).

Osservazione delle perle porcellana

Da allora, abbiamo visto un susseguirsi diverse perle di porcellana, spesso intrappolate dietro la fessura del guscio. Due perle del mollusco Porcellana Tigre (Cypraea tigris), una intrappolata nella guscio, udibile scuotendo la conchiglia come una sorta di campanello, l'altra, è invece libera, dal diametro di 7.2 mm, ospite di una bella varietà nera della specie.

Sono stati repertoriati due ulteriori pezzi unici:

  • Una perla di Leporicypraea Mappa Mappa,
  • E l'unica perla conosciuta di Monetaria Annulus.

Quest'ultimo mollusco porcellana ha avuto un'importanza considerevole nella vita di innumerevoli popoli delle isole del bacino indopacifico.

Utilizzo delle perle porcellana come moneta di scambio

Un oggetto, per poter assumere l'importante funzione di moneta, deve poter soddisfare diversi requisiti basilari: facile reperibilità, dimensioni contenute e costanti, difficolta nell'essere contraffatto, resistenza all'usura non alterandosi a seguito di diverse manipolazioni e infine possedere un impatto emozionale (positivo) per chi ne fa uso.

Le conchiglie generate dal Cypraea possiedono, senza ombra di dubbio, tutti questi requisiti e non desta quindi alcun stupore il fatto che, nel mondo antico come anche nelle popolazioni native che vivono estranee ai cicli commerciali, le piccole e tonde Cypraea Porcellana siano diventate la materia prima di moneta comune.

Il Cauri e l'antichità

A seguito di diversi ritrovamenti nei siti archeologici, si ritiene che i "Cauri" fossero usati come moneta in Cina a partire dal 2000 a.C. per essere poi sostituite da piccole monete metalliche forgiate (inizialmente) con la forma di Cypraea. Anche le più antiche tombe egiziane ci hanno permesso di scoprire grandi quantitativi di Cauri, che accompagnavano il defunto nell'aldilà.

Analoghi reperti furono rinvenuti anche nei cimiteri preistorici sul versante del Caucaso, all'interno urne funerarie della Lituania e nelle sepolture della Germania settentrionale, anche se in questi casi non è stato provata la reale motivazione (monetaria, ornamentale o simbolica).

L’uso del Cauri come moneta si è spinto fino a tempi molto recenti (circa XIX secolo) presso diversi popoli africani, arrivando in alcuni casi (come in Uganda) ad assumere una reale “quotazione ufficiale”, basata sul numero di Cypraea necessarie per acquistare una mucca (circa 2500 Cauri)


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