Smeraldo

LO SMERALDO

PER MEGLIO CONOSCERE LO SMERALDO
Berillo verde cromifero

 

ETIMOLOGIA E STORIA DELLO SMERALDO


ETIMOLOGIA

Diverse derivazioni hanno dato il termine greco smaragdos (o smaragdus), diventato ulteriormente smeraldo. Innanzitutto, Mefek-en-ma designò nell’antico Egitto tutte le pietre verdi. Numerose trasformazioni della storia hanno portato gli ellenisti a considerare che marmarusso,”brillare”, ha dato da una parte marmaros, “il marmo”, “pietra brillante” e dall’altra parte smaragdos, “pietra brillante verde”, termine che si sovrappone a Berullos (pietra brillante).

 

STORIA

Progressivamente, nel XVImo secolo inizia a esserci il sospetto riguardante l’identità del berillio e dello smeraldo dei quali i prismi erano appena stati scoperti nel Nuovo Mondo. Il termine smeraldo si è allora imposto a tappe per designare in seguito tutta la sua famiglia di appartenenza.

ESOTERISMI LEGATI ALLO SMERALDO

 

SIMBOLI E VIRTÙ
È alle pietre di colore verde che bisogna attribuire i simboli e le virtù donati allo smeraldo. Il verde che ricorda la rinascita della primavera e il desiderio di raccolti proficui simbolizza la speranza in particolar modo nelle zone semi-aride attorno al Mediterraneo. Si presuppone dunque che lo smeraldo protegga il matrimonio, conferisca fertilità, aiuti nei parti, curi l’epilessia e le depressioni nervose, combatta i veleni, mantenga in buona salute, protegga i viaggiatori, doni eloquenza agli oratori, porti fortuna…

Lo smeraldo inoltre accentua negli antichi Egizi questo stesso simbolo d’immortalità che già rappresenta lo scarabeo.???

Simbolo dell’amore, a Roma era attribuito a Venere e Vesta.

 

RELIGIONE
Simbolo di speranza e di vita eterna, il colore verde è stato scelto dall’Islam. Lo smeraldo, naturalmente, orna le tiare papali. In occasione della consacrazione di Napoleone I, Papa Pio VII mise al dito dell’imperatore un anello ornato da uno smeraldo(era l’unica insegna che rappresentava l’unione tra l’imperatore e a chiesa).

PROPRIETÀ FISICHE DELLO SMERALDO
QUALITÀ


Le proprietà ottiche e chimico-fisiche dello smeraldo si situano nella media di quelle del berillio:

  • Indice di rifrazione ordinario = da1.571 a 1.590
  • Indice straordinario = da 1.566 a 1.597
  • Birifrangenza da -0.005 a -0.007
  • Densità = da 2.68 a 2.78
  • Resistenza alla scalfittura o graffi (durezza) = da 7.5 a 8

Riterremo ugualmente la sua fragilità relativa a causa delle inclusioni.

COLORE


Il colore verde, così apprezzato dello smeraldo, è attribuito ad una sostituzione parziale (meno dell’1.5%) degli ioni di alluminio della struttura cristallina da degli ioni di cromo. La presenza di cromo è stata scelta come criterio oggettivo per definire lo smeraldo, per differenziarlo dall’acquamarina verdastra che deve il suo colore più freddo di quello dello smeraldo ai suoi ioni di ferro. Il tono dello smeraldo è ovviamente influenza dalla presenza di altri elementi e dalle tracce presenti nella struttura cristallina (ferro, ioni alcalini…). Di fatto, ogni smeraldo è unico e non assomiglia a nessun altro smeraldo.

La presenza quasi costante di ioni di ferro in tutti gli smeraldi estingue la loro potenziale fluorescenza. Soltanto pochi campioni particolarmente puri (provenienti dalla Colombia) hanno una leggera fluorescenza rossa. Gli smeraldi sintetici, in compenso, esibiscono generalmente una fluorescenza rossa abbastanza marcata sotto la luce nera.

In un cristallo di smeraldo, il colore è generalmente distribuito a seconda di zone di crescita, parallelamente all’allungamento del prisma. A volte capita che un cuore cristallino praticamente incolore sia circondato da una zona colorata. In questo caso estremo, il lapidario dovrà obbligatoriamente servirsi della circonferenza del prisma per costituire il padiglione della pietra tagliata, essendo la tavola allora parallela all’asse di simmetria 6 del cristallo.


 

DUALITÀ DELLO SMERALDO


Nello smeraldo è percettibile un dicroismo dove un raggio di luce ordinario lo porta ad un colore verde-giallo caldo mentre un raggio straordinario ad un colore verde-blu più freddo. Così, secondo la posizione della tavola rispetto alla direzione dell’asse ottico del cristallo, la pietra sembrerà più calda o più fredda. I Latini generalmente preferiscono le prime mentre gli Anglosassoni le seconde. Il lapidario tuttavia effettua questa scelta soltanto se le misure del prisma grezzo lo permettono. Cerca infatti il miglior rendimento in termini di massa, quindi un prisma allungato sarà sempre tagliato nel senso del blu, mentre un prisma corto nel senso del giallo.

In una prima approssimazione, il negoziante non sceglie lo smeraldo solo da questo dettaglio e chiede al suo cliente se desidera uno smeraldo blu o uno giallo.

È frequente che gli smeraldi blu siano tagliati a gradi in una forma rettangolare agli angoli tagliati (taglio classico dello smeraldo); ciò rafforza la natura calma e pacifica della pietra. Gli smeraldi gialli, invece, sono tagliati abitualmente a faccette (spesso a forma di cuscino); ciò accentua il loro calore.