La madreperla

Definizione della Madreperla

Per madreperla si intende il rivestimento iridescente sulla parte interna di alcune specie di molluschi ed composta da aragonite e calcite, un carbonato di calcio polimorfo. La madreperla è anche il materiale principale utilizzato nella fabbricazione del nucleo di una perla.

Le forme della madreperla dentro conchiglie

Famosa per la sua bellezza scintillante in tutto il mondo, il materiale iridescente conosciuto come madreperla è la sostanza organica/inorganica che riveste l'interno della conchiglia di un mollusco. Il gioco di colori che si produce sulla superficie del rivestimento interno, noto anche come lustro, è un fenomeno ottico dove le lunghezze d'onda della luce sono disperse e rifratte di nuovamente verso chi le osserva restituendo un effetto di brillantezza.

Bottoni di madreperla

Fino a quando non vi è stato il sopravvento della plastica, a metà del 20° secolo, la madreperla è stata utilizzata anche per la produzione di bottoni lucidi nel campo dell'abbigliamento. Questo è stato il caso avvenuto a Broome, in Australia, una nota area di produzione di perle dei Mari del Sud. Prima delle perle d'Australia, questa piccola città ha prosperato grazie alla commercializzazione di madreperla della Pinctada Maxima.

L'utilizzo della madreperla nelle perle coltivate

La madreperla è ora ampiamente utilizzata come nucleo di coltivazione delle perle. Il guscio di una cozza, è inizialmente tagliato in quadrati per poi essere lavorato tramite un processo che ne smussa gli angoli per creare delle biglie. Le sfere saranno successivamente impiantate nelle ostriche, queste ricopriranno il corpo estraneo di strati nacreici.

Funzioni della madreperla

La madreperla ha due funzioni: offre protezione dai predatori e riparo dalle intemperie. La schermatura del mollusco dai predatori e dai parassiti è un processo chiamato "incistamento". La madreperla generata dai molluschi come difesa dai parassiti, a seguito di una reazione irritante, sarà capace di dare vita al più raro dei tesori: una perla. 

La crescita di una conchiglia

La madreperla offre riparo al corpo molle del mollusco, la forza e la capacità di recupero del guscio consente all'animale di sopravvivere alle incessanti pressioni ambientali e difficoltà del suo habitat. La struttura di un guscio inizia con una sorte di ovale dalla forma arrotondata e chiamato Umbone. L'umbone è gradualmente circondato da anelli di crescita concentrici di madreperla che si addensano ed ampliano continuamente verso l'esterno, saranno parte integrante dell'animale per tutta la sua vita.

La struttura della conchiglia

La conchiglia di un mollusco è costituita da tre strati fondamentali: 

- Il Periostraco: si tratta dello strato esterno, dall'aspetto corneo, questo è costituito da conchiolina (un complesso di proteine, diverso da cheratina o collagene), secreta dalle ghiandole che sono situate ai margini del mantello e depositata ai margini man mano che la conchiglia aumenta la sua massa. Rappresenta il primo strato che si forma attorno al mollusco.

I due strati successivi formano l'Ostraco:

- Strato Prismatico, a livello intermedio è spesso e formato da diversi strati, anche questo secreto ai margini del mantello. Formato da prismi esagonali di carbonato di calcio a loro volta circondati da conchiolina. Contrariamente al suo nome, questo strato non è ne iridescente, ne di particolare bellezza e svolge il ruolo di stabilizzare lo strato interno.

- Strato interno o madreperlaceo : formato da lamelle parallele di carbonato di calcio, viene secreto da tutta la superficie del mantello. Rappresenta lo strato finale della conchiglia ed esibisce i colori e l'iridescenza. La crescita della madreperla è molto lenta nella Pinctada Margaritifera, mentre negli altri molluschi la velocità di crescita dipende dall'ambiente in cui si vivono.

Le piastrine di aragonite sono trasparenti e imitano lunghezze d'onda della luce visibile, queste permettono l'assorbimento dei raggi di luce, dispersi e riflessi in varie tonalità con il conseguente fenomeno di iridescenza. La parola iridescenza deriva dal parola greca "Iris" e si traduce come "Rainbow" (arcobaleno). Una leggenda greca ritrae l'antica dea Iris, personificata come brillante arco colorato, mentre annuncia ai mortali i proclami divini dall'Olimpo. 

Anche se ora, grazie alla scienza, è possibile a spiegare ciò che si nasconde dietro l'effetto di iridescenza, il fenomeno non perde attrattibità e continua ad affascinare per la sua unicità.


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