Formazione delle perle

Come si formano le perle 

La natura delle perle 

Il mollusco produce la perla in reazione ad uno stimolo: si tratta, infatti, di una forma di difesa contro un'intrusione. Questa può essere di origine naturale, dovuta ad un piccolo organismo parassita, o indotta dall'uomo con l'introduzione di un elemento estraneo all'interno del corpo molle dell'animale. Quando la perla si forma in risposta di un'intrusione di origine naturale, viene detta perla naturale, quando invece la sua formazione è dovuta ad un intervento umano, viene definita perla coltivata o perla di coltura.

La formazione delle perle naturali 

Larve di organismi parassiti ed altri invasori, come piccoli granchi o piccoli pesci, si possono introdurre all'interno del mollusco attraverso piccoli forellini scavati nella conchiglia, oppure vengono spinti nel corpo dell'animale dalle correnti oceaniche durante la fase di alimentazione (molti animali marini, quali i granchi, il corallo e le ostriche si nutrono mediante un sistema di filtraggio dell'acqua estraendone particelle microscopiche di cibo). Durante la fase di alimentazione, i molluschi schiudono leggermente le valve per consentire il passaggio dell'acqua all'interno dei loro corpi. Esistono esemplari maturi di alcune specie di grandi dimensioni in grado di filtrare più di 400 litri di acqua salata al giorno.

Nel momento in cui un qualsiasi elemento estraneo penetra all'interno del corpo del mollusco, provoca un'irritazione. Di conseguenza, per difendersi l'animale crea una specie di sacca attorno all'intruso. La sacca inizia quindi a secernere una sostanza lenitiva, il nacre, che ha lo scopo di rivestire il corpo irritante. Sia il tessuto della sacca che il nacre vengono prodotti dal mantello (cellule epiteliali) del mollusco (la membrana che avvolge il suo corpo e che fodera l'interno della conchiglia). Con il desposito degli strati di nacre sull'elemento irritante, la perla aumenta gradualmente le sue dimensioni.

La formazione delle perle coltivate 

Le perle coltivate sono il risultato di un intervento umano nel processo di formazione delle perle naturali.

Sezione delle perle naturali e coltivate

Coltivazione delle perle Blister

Le prime perle ottenute in questo modo furono le perle coltivate Blister, accresciutesi attorno ad un nucleo opportunamente incollato sulla superficie interna della conchiglia e quindi estratte mediante un'incisione della conchiglia stessa (questo tipo di perle esiste da più di 700 anni). I primi coltivatori, in Cina, usavano introdurre piccole statuette di piombo raffiguranti Buddha come nucleo per la creazione di perle Blister.

Le prime perle coltivate di forma sferica, con qualità Gemma, sono entrate in commercio negli anni '20. Queste perle sono rivestite di nacre lungo tutta la loro superficie e, di solito, vengono forate per poter essere infilate a formare collane o per la creazione di orecchini, anelli e ciondoli. Possono essere di forma perfettamente rotonda, quasi rotonda o irregolare.

Coltivazione delle perle sferiche

Per la produzione di perle "intere" esistono due metodi di coltivazione: quella con innesto di nucleo sferico e quella con innesto di tessuto del mantello.

Il primo è rappresentato dall'innesto con nucleo sferico che viene principalmente utilizzato nei molluschi di acqua salata. Un tecnico esperto esegue una vera e propria incisione per inserire il nucleo sferico ed un frammento di tessuto del mantello all'interno, o in prossimità delle gonadi, l'organo riproduttivo dei molluschi. I nuclei di madreperla sferci vengono generalmente ricavati dalla lavorazione della conchiglia di una specie di mitili d'acqua dolce che vive nei fiumi del Nord America; il frammento di tessuto (le cellule epiteliali giocano un ruolo fondamentale nel processo di formazione della perla) viene invece estratto da un mollusco donatore. 

Anche i molluschi d'acqua dolce vengono sottoposti all'innesto con nucleo sferico, ma la stragrande maggioranza dei produttori di perle coltivate in acqua dolce preferiscono il metodo di innesto con tessuto che vede il tecnico trapiantare in un'ampia area carnosa del mollusco produttore, un frammento di tessuto e non la sfera madreperlacea. 


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