Perle Melo

Gasteropode Volutidae

Mollusco Melo - Perle Melo MeloLe perle Melo fanno parte delle gemme più ambite e sono generate da grandi gasteropodi della famiglia delle Volutidae. Conosciamo 3 diverse le specie produttrici di perle appartenenti a questa famiglia :

- La Volutidae Melon (Melo Melo),

- La Volutidae (Melo Broderipii),

- La Volutidae Diadema (Melo Amphora).

Localizzazione delle perle Melo

Le prime due specie si trovano principalmente lungo la costa della Birmania, della Thailandia e del Vietnam. La Melo Amphora, considerata la specie più grande, vive lungo le coste di Indonesia, fino a quelle dell’Australia.

Colore delle perle Melo

L’interesse per le perle Melo ebbe inizio alla fine 1990, quando si vociferava di perle straordinarie e dotate di un naturale colore arancione, queste erano conservate all'interno di uno scrigno che portava il sigillo della famiglia imperiale del Vietnam.

Lo scrigno, seppur di recente fabbricazione, conteneva al suo interno perle autentiche e perfettamente sferiche, alcune raggiungevano addirittura le dimensioni di un uovo di quaglia ed esibivano il tipico colore arancione che le contradistigueva. 

Composizione delle perle Melo

Il materiale è simile a quello delle perle Cassis, un composto porcellanato duro arricchito da motivi fiammeggianti. Si tratta quindi di una perla non composta di nacre ma di aragonite dalla disposizione prismatica.

Una pubblicazione riguardante questa collezione, risalente al 1999, mette in luce l'origine di queste perle. In “The Pearl And The Dragon”, il gemmologo Kenneth Scarratt fu il primo ad avvicinarsi alle perle Melo.

Valore delle perle Melo

Vendita all’asta di Christie

Da allora, queste perle sono divenute sempre più note, ed ora, ogni anno qualche decina di queste gemme fa la sua apparizione sul mercato. I pescatori perliferi sono attratti dalla quotazione di mercato delle perle Melo, come ad esempio nella vendita all'asta da Christie che ebbe luogo ad Hong Kong nel 1999. Fronte all’incredulità e allo stupore dei presenti, una perla 23 millimetri 19,35 millimetri polverizzò la stima iniziale di $ 30’000 raggiungendo la somma di $ 488’000.

Caccia delle Volutidae

Questo record strabiliante segnò l'inizio di una caccia sfrenata delle Volutidae principalmente sulle coste della Birmania ma anche sulle coste thailandesi e, in misura minore, sulle coste Vietnamiti. I pescatori di queste località, attratti dalle potenzialità di guadagno, accantonarino la pesca del pesce per impegnare i loro sforzi in un vero e proprio sterminio delle Volutidae, anteponendo così i propri guadagni alla sopravvivenza di questa specie animale. 

Collezioni di perle Melo

- La più grande perla Melo a noi nota vanta il peso di 412 carati e raggiunge le dimensioni di una pallina da golf.

- Nel 2008, una perla di 390 carati fu analizzata dal laboratorio del GIA (Gemological Institute of America) a Bangkok.

- Le collezioni del Qatar hanno la fortuna di contenere una perla di 45 carati a 18 mm di diametro prodotta dal mollusco Melo broderipii e una seconda perla Melo di 11 mm. Entrambe sono dotate di un colore chiaro/cappuccino.

- Una perla osservata di recente a Ginevra, dal rispettabile peso di 212 carati, proviene dall’Indonesia ed è piuttosto chiara, a immagine dei gusci Melo di questa regione. Il Melo Amphora, un mollusco di rara bellezza, possiede un guscio che può raggiungere fino a 50 centimetri. L'animale al suo interno gode di molto spazio e i popoli di Papua-Nuova-Guinea e Australia sono stati in grado di realizzare bellissimi gioielli pettorali.

Rarità delle perle Melo

Le perle Melo, con probabilmente meno di un migliaio di belle perle in circolazione, rimangono un'incognita e sono pochi i gioiellieri ad aver la possibilità di maneggiare queste gemme nelle loro creazioni. Chopard e Boghossian in Svizzera. Il più noto artigiano di queste perle eccezionali rimane Stefan Hemmerle, creatore di gioielli ornate da gemme più uniche che rare.


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